Il NUMERO 1
Che vuol dire portiere?
Oggi si chiede più attenzione mentale che "eroici" tuffi sui piedi dell'attaccante lanciato a rete, ma il portiere vive ancora per la "parata" ed è disposto a qualunque sacrificio pur di coronare la sua prestazione domenicale con un intervento decisivo che strappi l'applauso o l'ammirazione dei tifosi.
Eppure. . . .non potrà mai gioire, per non rischiare una mancanza di concentrazione ed un successivo errore, e quindi dovrà continuamente reprimere quello che ha ardentemente desiderato!!! Parimenti, non dovrà mai cedere allo sconforto per un errore banale o per un gol subito, per non compromettere ulteriormente la sua prestazione ed avere ancora la possibilità di "riscattarsi".
Un continuo conflitto mentale, dunque, sicuramente più pesante di quello di qualsiasi altro giocatore, ed un'assunzione di importanti responsabilità che fanno del portiere l'elemento più interessante e forse più amato di tutta la squadra.
Ed è proprio questo continuo vivere momenti di gioia e di sconforto, senza tuttavia farsi mai coinvolgere, nella solitudine della porta, quando l'azione si è allontanata, che contribuisce, più di qualsiasi altro ruolo, a formare sia il portiere che l'uomo; il ragazzo imparerà infatti a considerare l'errore non già un peso ma una lezione per continuare a migliorarsi
