Scuola Numero Uno - La scuola dei portieri
Giovedì 7 Dicembre 2023 Articolo selezionato Archivio articoli
GLOSSARIO
di Omar BERTI
ACCORCIAMENTO:
Comportamento attivo del muscolo in una contrazione isotonica concentrica. L'unità contrattile (sarcomero), subisce un reale accorciamento in seguito allo scorrere dei filamenti di miosina su quelli di actina.
ACIDO LATTICO:
Prodotto dal muscolo in seguito a sollecitazioni intense, in condizioni di assenza o insufficienza di O2.
Pertanto è legato al meccanismo anaerobico, deriva dall'acido piruvico prodottosi dalla glicolisi anaerobica ed è favorito dall'attività degli enzimi LDH (latticodeidrogenasi).
ADENOSIN FOSFATI:
Composti chimici che possono avere uno, due, o tre radicali fosforici (rispettivamente AMP, ADP, ATP).
Hanno una funzione molto importante nei principali processi di produzione dell'energia muscolare.
AEROBICO:
Meccanismo della contrazione muscolare che richiede la presenza d'ossigeno a livello del metabolismo cellulare.
ANAEROBICO:
Meccanismo della contrazione muscolare che non richiede la presenza dell'ossigeno a livello del metabolismo cellulare.
AFFATICAMENTO:
Stato di chi è sottoposto a grande fatica. Condizione temporanea che segue uno sforzo fisico di media o elevata intensità. Rappresenta la condizione indispensabile per favorire l'instaurarsi di adattamenti (vedi) fisiologici.
I segni immediati dell'affaticamento risiedono nelle variazioni della frequenza cardiaca e respiratoria.
I dolori muscolari invece, seguono di diverse ore la seduta di allenamento che li ha provocati e rappresentano la fatica locale delle cellule muscolari impegnate. Il ristoro e un'adeguata alternanza tra i carichi e tra carico e recupero, sono condizioni indispensabili per evitare che la fatica diventi cronica (super affaticamento).
ALATTACIDO:
Meccanismo della contrazione muscolare che non richiede ossigeno né produzione d'acido lattico a livello del metabolismo cellulare.
ATP:
Sigla usata per indicare l'acido adenosin trifosforico che è il composto direttamente responsabile della contrazione muscolare.
BIOMECCANICA:
Parte della biologia che studia l'influenza delle leggi meccaniche sui fenomeni vitali, sull'attività dell'apparato locomotore umano e l'applicazione della meccanica alla biologia e alla medicina
CARBOITRATI:
Composti organici ternari, più propriamente detti glucidi (zucchero, amido, cellulosa...). Fungono da substrati per la risintesi dell'atp nei Meccanismi bioenergetici.
CARICO:
È rappresentato dalla quantità (numero di prove, durata delle prove, distanza complessiva, ecc..) di esercizi svolta, in rapporto con l'intensità (velocità sviluppata, percentuale di impegno rispetto al massimo).
CONTRAZIONE ISOMETRICA (STATICA):
Contrazione nella quale il muscolo sviluppa tensione senza che si modifichi la sua lunghezza e senza produrre lavoro meccanico.
CONTRAZIONE ISOTONICA CONCENTRICA:
Contrazione nella quale il muscolo si accorcia sviluppando una tensione costante.
CONTRAZIONE ISOTONICA ECCENTRICA:
È una contrazione nella quale i costituenti elementari del muscolo si allungano in opposizione ad un carico, dove è quest'ultimo a compiere lavoro sul muscolo.
CREATINA:
Sostanza chimica, derivata dalla guanidina, che svolge un ruolo fondamentale nel processo di contrazione muscolare.
Il suo uso da parte degli atleti, ancorché non vietato dalla normativa antidoping, mira ad incrementare artificialmente la forza muscolare e la capacità del muscolo di assorbire il carico di allenamento, pertanto può essere considerato eticamente scorretto un suo utilizzo superiore rispetto a quanto è possibile ricavare da un'alimentazione bilanciata.
DEFATICANTE:
Attività fisica moderata da svolgere al termine di una gara o di una seduta impegnativa di allenamento, allo scopo di distendere fisicamente e psicologicamente l'atleta e facilitarne il recupero.
ESTENSIBILITA':
Uno degli aspetti fondamentali della flessibilità, congiuntamente alla mobilità delle articolazioni.
FIBRE FT:
Fibra muscolare a scossa rapida caratterizzata da rapido tempo di contrazione, alta capacità anaerobica e bassa capacità aerobica. Risulta, pertanto adatta alle attività di elevata potenza e velocità esecutiva.
FIBRE ST:
Fibra muscolare a scossa rapida caratterizzata da rapido tempo di contrazione, alta capacità anaerobica e bassa capacità aerobica. Risulta, pertanto adatta alle attività di elevata potenza e velocità esecutiva.
FLESSIBILITA':
Capacità motoria ritenuta intermedia tra le capacità condizionali e quelle coordinative. Consiste nel migliorare attraverso esercitazioni appropriate, l'estensibilità muscolo-tendinea e la mobilità articolare.
FORZA:
Capacità condizionale. Può senz'altro essere definita come la principale delle capacità condizionale. Dalla forza, intesa come capacità contrattile del muscolo, deriva ogni azione motoria.
FORZA ESPLOSIVA:
Espressione di forza che prevede la sincronizzazione di più unità motorie caratterizzata da capacità rapida di contrazione (fibre muscolari bianche o FT).
Consiste nel vincere nel più breve tempo possibile resistenze di limitata entità (o lo stesso carico naturale) grazie all'attività ormonale del testosterone e al processo metabolico anaerobico alattacido.
FORZA MASSIMALE:
Espressione di forza che permette di vincere una resistenza esterna ai limiti delle possibilità prestative individuali.
FORZA REATTIVA:
Espressione di forza che prevede da parte dei muscoli implicati, la capacità di passare in tempi brevi da uno stato di prestiramento (fase di contrazione eccentrica) ad uno di contrazione attiva (fase di contrazione concentrica).
È quanto avviene ad esempio alla muscolatura motoria del piede al momento dell'appoggio-spinta tipico della corsa veloce.
FOSFOCREATINA:
Sostanza chimica fondamentale nel processo di contrazione del muscolo.
È il prodotto della combinazione tra creatina ed un gruppo fosforico. la f. reagisce con l'ADP, a cui cede il gruppo fosforico contribuendo a mantenere costante il livello di ATP nelle cellule muscolari.
GLICOLISI:
Termine indicante il processo biochimico di scissione del glicogeno in glucosio che si attua per intervento di vari enzimi. La risultante del processo sono due molecole di acido piruvico che possono essere "catturate" dal mitocondrio, in regime aerobico, e produrre 38 molecole di ATP per la contrazione muscolare.
Oppure in regime anaerobico trasformarsi in acido lattico liberando una notevole quantità di energia utile per la resintesi dell'ATP in assenza di O2.
LATTACIDO:
Lavoro muscolare con produzione di acido lattico, e pertanto in condizioni di assenza di ossigeno.
METABOLISMO:
L'insieme delle reazioni chimiche che avvengono nell'organismo, sia in rapporto all'assimilazione degli alimenti che alle attività funzionali di organi e tessuti.
MICROCICLO:
Dalla teoria dell'allenamento il termine ha assunto il significato di unità ciclica settimanale, o comunque circoscritta temporalmente, del carico.
SCHEMA CORPOREO:
Immagine che ogni persona ha del proprio corpo, delle proprie attitudini nel tempo, nello spazio e nelle relazioni con gli altri.
Questa immagine può essere alterata nel corso di certe psicosi o in occasione di certe lesioni cerebrali. Nell'uomo si sviluppa fin dalla prima infanzia ma continua ad evolversi sino alla maturazione strutturale del S.N.C. (8 - 9 anni).
SCHEMA MOTORIO:
Con questo termine viene identificata un'azione motoria con una struttura relativamente semplice. Storicamente il termine è associato alle condotte motorie di base (human skills), patterns i cui elementi fondamentali sono presenti nel patrimonio costitutivo della specie umana e si sviluppano ontogeneticamente.
Gli schemi motori di base derivano dalla motricità che l'uomo ha utilizzato, nel corso della sua evoluzione, per garantirsi la sopravvivenza. Il termine schema motorio senza alcuna specificazione è spesso utilizzato per identificare abilità motorie non ancora apprese.
SUPERCOMPENSAZIONE:
È l'attività funzionale del sistema nervoso autonomo che permette ad una funzione di esprimersi ad un livello superiore, dopo un lasso di tempo adeguato.
È di fondamentale importanza per l'attività motoria e sportiva in quanto costituisce l'elemento fondamentale che giustifica l'intervento mirato su di una o più variabili del processo di allenamento.
I fenomeni ad essa legati devono essere noti all'allenatore, il quale deve tuttavia tenere conto delle grandi differenze individuali esistenti.
TESTOSTERONE:
Ormone sessuale maschile, ha come funzione principale quella di indurre e mantenere i caratteri sessuali maschili e di attivare la spermatogenesi. Tuttavia il suo ruolo principale sembra essere quello di favorire il reclutamento delle unità motorie in attività che richiedo forza veloce. Ha anche funzione anabolizzante, l'assunzione esterna è quindi doping ed è punita dal C.I.O.
VELOCITA':
Capacità condizionale legata alla contrazione rapida delle fibre muscolari a contrazione rapida (fibre bianche o FT). Si avvale prevalentemente del meccanismo anaerobico alattacido per la resintesi dell'ATP a pronto impiego disponibile nelle fibre bianche e della scissione della fosfocreatina. È proficuamente sviluppabile nell'età giovanile.